LAV Storia

Questo spazio si propone come strumento ufficiale di conoscenza, diffusione e divulgazione dell’attività editoriale di Le Alpi Venete, Rassegna promossa da un centinaio di Sezioni di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige del Club Alpino Italiano (affiliata la Sezione di Carpi). La Rivista è un cartaceo luogo di ricerca per chi intende approfondire la conoscenza della tematica alpinistica, scialpinistica, escursionistica, sociale e culturale inerente essenzialmente la montagna dell’area geografica nord-orientale.

Le Alpi Venete trova battesimo durante il Convegno delle Sezioni Trivenete del CAI, tenuto a Vicenza nel marzo del 1947. Inizialmente si propone come “Notiziario intersezionale triveneto” a periodicità quadrimestrale. Dal 1951 diviene “Rassegna delle Sezioni Trivenete del Club Alpino Italiano” con periodicità semestrale (nr. Primavera-Estate e nr. Autunno-Inverno).
Attualmente LAV rappresenta l’Organo Ufficiale del Convegno delle Sezioni Venete, Friulane e Giuliane del Club Alpino Italiano e viene pubblicato sotto gli auspici della Fondazione Antonio Berti

Nel gruppo dei fondatori troviamo alcuni tra i più bei nomi dell’alpinismo e del CAI nostrano, come il veneziano Alfonso Vandelli, i trevigiani Bepi Mazzotti e Roberto Galanti, il triestino Carlo Chersi, l’udinese Giovanni Battista Spezzotti, il padovano Oreste Pinotti, il vicentino Umberto Valdo, lo “zoldano” Giovanni Angelini, il coneglianese Momi Dal Vera. Tra loro anche il sessantacinquenne Antonio Berti (1882-1956), illustre figura patriarcale dell’alpinismo dolomitico, anonimo autore del primo editoriale (nr. 1, luglio 1947).
Fin dagli esordi – e per quasi settant’anni – sarà il figlio Camillo Berti (1920-2018) a coordinare con acume e rigore il brillante progetto. Nel nucleo redazionale originario troviamo pure il vicentino Gianni Pieropan (1914-2000), sodale ideale di Berti nella cura della linea editoriale e figura-cardine che seppe sempre garantire qualità e continuità alla Testata. La famiglia Berti, peraltro, stringerà ancor più il legame con la Rassegna grazie ai disegni di Paola De Nat (1926-2018), moglie di Camillo e donna di profonda cultura, che andranno a illustrare con originalità grafica tutte le copertine di LAV fino al 1987. Da quell’anno la Rivista si rinnoverà completamente rispettando sempre i canoni di austerità e competenza grazie soprattutto allo storico caporedattore Armando Scandellari (1926-2020) oltreché ai compianti redattori Danilo Pianetti e Fabio Favaretto, nonché a Silvana Rovis (1941-2020), per un quarantennio instancabile segretaria di redazione. La nuova veste grafica sarà invece curata da Gianluigi Pescolderung, titolare dello Studio Tapiro di Venezia.

Fin dall’origine, i compiti essenziali della pubblicazione relativamente alle aree alpine d’interesse sono – e continuano ad essere – i seguenti:

  • documentare la principale attività del CAI (Sezioni e organi tecnici) sulle montagne trivenete in genere;
  • documentare l’attività alpinistica, scialpinistica ed escursionistica sulle montagne trivenete in genere, con particolare riguardo all’area dolomitica;
  • informare su avvenimenti comunque d’interesse per alpinisti ed escursionisti che frequentano tali aree;
  • favorire studi e ricerche al livello geografico, storico e culturale, nonché tecnico-alpinistico e per la sicurezza, sostenendone la divulgazione anche mediante estratti monografici;
  • promuovere e favorire il dibattito su problemi sia d’interesse sociale, sia riguardanti l’alpinismo e l’escursionismo in generale, intesi anche nel periodo invernale;
  • promuovere e sostenere iniziative dirette ad approfondire e diffondere la conoscenza della montagna;
  • sostenere e favorire la pubblicazione di lavori monografici riguardanti ambiente, storia, attività alpinistica e scialpinistica.

In oltre settant’anni di vita della Rivista, grazie alla collaborazione con i più prestigiosi nomi dell’alpinismo triveneto (e non solo), nonché di appassionati d’ogni nazionalità interessati al cosmo dolomitico, sono stati editi senza soluzione di continuità più di 150 numeri; oltre 15.000 pagine che scandiscono articoli di saggistica, servizi d’attualità, relazioni tecniche e notizie di nuove ascensioni, recensioni di volumi e pubblicazioni riguardanti la montagna e l’alpinismo, cronache sezionali, notizie biografiche e informazioni generali. Editrice d’una ventina d’estratti monografici storici, d’esplorazione e illustrativi, LAV è oggi un inossidabile contenitore che raccoglie, veicola e vuole tutelare l’enorme patrimonio culturale della grande comunità che guarda alla montagna.